Think Hack Restart: sfida alla ripartenza

Voglia di ripresa, fiducia ed entusiasmo, ecco le tre principali leve che hanno dato la spinta e la motivazione giusta ai partecipanti di Think Hack Restart. Tutti i team si sono contraddistinti per aver “centrato l’obiettivo”, come hanno sottolineato i giudici durante la finale. Questo è il risultato di un percorso impegnativo, lungo 5 giorni, che tra videocall su zoom, messaggi slack e il supporto costante degli 8 mentor sempre a disposizione per un consiglio da remoto, ha permesso a tutti i gruppi di dare corpo a quelle che all’inizio della sfida sembravano solo semplici idee e intuizioni. 

Lungo la strada c’è stato chi ha rinunciato, chi ha dovuto dividersi tra gli impegni lavorativi e i meeting con i propri compagni di team, chi ha acquisito competenze digitali che non aveva mai esplorato durante la propria carriera e chi ha dovuto invertire la rotta all’ultimo momento pur di raggiungere il traguardo. Siamo partiti con 17 idee e più di 50 partecipanti e siamo arrivati alla finale con 40 partecipanti in gara e 10 soluzioni da esporre alla Giuria.

Telemedicina, delivery tramite droni, App per il dating, per la gestione degli assembramenti o per la scelta di esperienze turistiche avventurose: non è stato facile per la giuria decretare solo due idee vincitrici! Per questo i tre giudici hanno deciso di assegnare un premio inaspettato, un terzo posto non previsto, un’opportunità in più per uno dei gruppi in gara per sviluppare la propria idea. Così alla fine, abbiamo avuto un progetto vincitore per ciascuno dei tre ambiti della sfida: tempo libero, servizi al cittadino, attività culturali e di intrattenimento. 

Ma quali sono le tre idee vincenti che hanno messo d’accordo ed entusiasmato la Giuria? 

Ristop Traffic, l’app pensata per evitare file e assembramenti che segnala in maniera innovativa i tempi di attesa, si è aggiudicata il terzo posto e il premio extra di 1.000€.

Il secondo premio è andato al team di  Ecosistema Parkinson – Casa Park Campus, una piattaforma virtuale autogestita dai malati di Parkinson, che usa l’intelligenza artificiale per raccogliere i bisogni e trasformarli in soluzioni tecnologicamente avanzate. Un progetto ad alto impatto sociale che ha saputo far emergere un problema ancora troppo nell’ombra.  

Al primo posto, a dimostrazione che anche un’idea cambiata qualche ora prima della finale può essere vincente, ARtopolis, un progetto di rilancio degli spazi urbani abbandonati, in disuso o poco valorizzati grazie alla realizzazione di una piattaforma che mette insieme artisti e grafici che operano con la realtà aumentata. 

Ripartenza, innovazione, nuova quotidianità, cosa cambierà per sempre e cosa tornerà come prima? 

È la domanda che ha accompagnato i team durante tutte le fasi della sfida e che abbiamo avuto modo di declinare e discutere insieme agli ospiti dei nostri talk. Se da una parte il lockdown ha accelerato fortemente il processo di digitalizzazione, dall’altra ha messo in evidenza quante persone non abbiano le competenze e le condizioni ideali per accedere ai servizi digitali. Se è vero che abbiamo imparato a fare tante cose senza spostarci da casa, ci sono degli ambienti, come la scuola, dove la presenza sarà sempre più funzionale della distanza. Il concetto di mobilità è cambiato per sempre, dalla città al teatro, dove la dimensione internazionale viene messa in discussione, si scopre l’importanza di incontrare la comunità, quando lo spazio fisico non è più abbastanza è il supporto della tecnologia che abbatte i limiti e amplifica il luogo dove le persone possono creare e assistere alle performance. 

E allora in questo clima di rivoluzione, sulla scia del cambiamento, Think Hack Restart è stata solo una rampa di lancio per tutte quelle idee che ora speriamo possano decollare, avanzare e trasformarsi in soluzioni reali per ripartire in sicurezza verso una nuova normalità.


Think Hack Restart è stato organizzato nell’ambito di Innois – Innovazione e Idee per la Sardegna, la piattaforma dell’innovazione della Fondazione di Sardegna. Sponsor ufficiale dell’evento è il Banco di Sardegna.
Hackathon, post covid-19

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