Cosa vuoi fare da grande?
Pilota o astronauta? Giornalista o insegnante? Avvocato, medico, ingegnere. È una domanda a cui tutti abbiamo risposto da bambini e che qualche genitore spaventato continua a porre ai propri figli anche alla soglia dei trent’anni. Se da piccoli si rispondeva con slancio e lasciando spazio alla fantasia, i giovani oggi hanno capito che DEVONO essere più concreti continuando tuttavia a sognare… ma in digitale.
- 59% social media manager
- 46% esperti Seo
- 43% sviluppatori
- 41% analisti
- 36% esperti di e-commerce
Sono queste, secondo la web opinion analysis condotta dal Sanpellegrino Campus, le occupazioni più ambite. Lo studio è stato svolto su un campione di 2000 giovani tra i 18 e 30 anni. La preferenza riscontrata sulle professioni dal mondo web è del 63%. Qui all’Open Campus abbiamo tanti esempi concreti di giovani professionisti che offrono soluzioni digitali come la kltcom.it, web agency specializzata nella search engine optimization.
Il cambio delle preferenze in ambito lavorativo scaturisce dalla disoccupazione giovanile, classifica (Eurostat) nella quale l’Italia si è guadagnata il 3° posto del podio nel 2016 (parliamo di 3 milioni di disoccupati di cui 543mila sono ragazzi tra i 15 e 24 anni). Le cause? Un ricambio generazionale lento (35%), un sistema percepito come vecchio (32%) e non in grado di innovarsi (37%).
In questa carrellata di numeri poco rassicuranti e davanti a un’atavica incapacità istituzionale di dare degli aiuti concreti, abbiamo però delle risposte ancora fiduciose, e non disilluse come si potrebbe pensare.
- Il 37% dei giovani si dimostra ottimista sul fatto di poter trovare un lavoro che sia in linea con il proprio titolo di studio.
- Il 52% ritiene che siano le cosiddette professioni del web il futuro a cui ambire.
- Il 52% non lascerebbe l’Italia per andare all’estero.
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