Poco più di tre anni fa, quando il nostro blog aveva la sua casa nel vecchio sito, abbiamo raccontato la storia di Eventa, la startup fondata da Andrea Zanda e Gianluca Vinci.
La loro collaborazione, nata tra le pareti di Open Campus durante il primo Startup Weekend, ha dato vita ad Eventa, la soluzione per la Local Event Descovery: il portale e le app permettono una ricerca semplificata e mirata di eventi basata sulla città in cui l’utente si trova e sulle sue specifiche preferenze.
Il team di Eventa ha continuato a lavorare, e a crescere, dalle nostre scrivanie e proprio poche settimane fa ha annunciato il lancio del portale U.S.A., eventa.us.
Ci è sembrata l’occasione perfetta per fare una breve chiacchierata con Andrea, CEO di Eventa, per farci raccontare i prossimi passi e chiedergli cosa significhi per una realtà come la loro abitare il nostro spazio di coworking.
Andrea ha un PhD in Intelligenza Artificiale e ormai da diversi anni, come lui stesso dice, è in prestito al mondo dell’imprenditoria: nel 2013 ha co-fondato guidemeright.com e dal 2015 si dedica interamente ad Eventa.
Abbiamo annunciato – e festeggiato! – il vostro sbarco negli Stati Uniti, ci puoi dire cosa rappresenta e quali sono i piani?
In Italia abbiamo raggiunto degli ottimi risultati: sul portale ogni mese abbiamo tra i 400 e i 500 mila utenti attivi e circa 150 organizzatori che pagano le tariffe premium. La nostra tecnologia è completamente scalabile quindi, in un’ottica di crescita, ci siamo trovati a fare un ragionamento semplice: dobbiamo raggiungere più persone, che abbiano più soldi e che siano più propense ad acquistare online. Preferibilmente in un contesto ricco di eventi da promuovere. Sotto tutti questi punti di vista il mercato americano è perfetto!
Eventa è nata dentro Open Campus, e sono passati ormai diversi anni. Voi state sicuramente crescendo, vi sembra che anche Open Campus stia cambiando? E se sì, come?
Sì, anche se il clima è rimasto lo stesso, positivo come quello che ci ha fatto stare bene sin da subito. Col tempo quello che mi sembra sia un po’ cambiato è il focus, meno orientato alla presenza prevalente di startup, molto piccole e in fase iniziale. Oggi ci sono più aziende, o comunque realtà un po’ più strutturate. In generale c’è più organizzazione, i meccanismi sono più rodati, più maturi.
Secondo te qual è il valore aggiunto del lavorare in uno spazio di Coworking?
I vantaggi, spesso anche molto pratici, di lavorare fianco a fianco con altre realtà simili alla tua. Parli con tante persone, scambi continuamente idee, ricevi molti suggerimenti, si moltiplicano i contatti e le esperienze.
In generale è uno spazio perfetto per chi ha bisogno di farsi le ossa, di avere supporto e di crescere